Geotecnica

La tecnica dei micropali si caratterizza per l’esecuzione di perforazioni verticali o sub orizzontali, di diametro variabile da 90 a 300 mm, all’interno dei quali vengono posati tubi di armatura gettati in opera con boiacca di cemento o malta preconfezionata, molto diffusi nelle seguenti realtà:
• Consolidamento di fondazioni dirette, insufficienti per capacità portante a sostenere la sovrastruttura;
• Ripristino e riparazione di fondazioni danneggiate (cedimenti, erosioni, ecc);
• Consolidamento dei terreni, prima dell’esecuzione delle fondazioni dirette.

TIRANTI:

I tiranti, chiodi e bulloni ancorano stabilmente i pendii montani spesso in frana, le berlinesi, i muri di sostegno e, in generale, tutte le pareti che a causa della loro natura, non possono essere sufficientemente stabili nel tempo per i carichi che sopportano. La tecnica utilizzata è quella di realizzare fori con un diametro variabile tra 90 e 220 mm e con lunghezze che possono superare i 30-40 metri.

ATTIVI E PASSIVI:

All’interno della perforazione è collocato un tirante, chiodo o bullone composto da cavi o da barre in acciaio o vetroresina. Possono essere di tipo:
• Attivo: con un bulbo di ancoraggio e una parte libera che permettono di tendere e allungare la barra e di trasferire il carico sul terreno retrostante bloccando le pareti e garantendo in questo modo la capacità portante necessaria.
• Passivo: quindi iniettati per tutta la loro lunghezza.

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